Un sensore e un lettore. Niente aghi, né punture. E’ l’innovativo sistema per monitorare autonomamente il livello di glicemia nel sangue.
Come funziona il glucometro fisso
Il sensore di questo innovativo sistema di automonitoraggio della glicemia è molto piccolo: non più di una moneta da 2 euro. Si indossa sulla parte posteriore del braccio e con un sottile filamento che si inserisce sottocute, rileva il livello di glucosio nei fluidi interstiziali. La memorizzazione dei valori è costante, di giorno e di notte. In pratica è progettato per rimanere aderente al corpo fino a 14 giorni, incluso sotto la doccia o in piscina.
I carboidrati non sono tutti uguali. Ecco perché è molto importante prestare attenzione all’indice glicemico degli alimenti, in particolare al diabete mellito. L’indice glicemico è la capacità di un alimento di aumentare il valore della glicemia, e questo a prescindere dalla quantità di glucosio che contiene.
Ecco qualche esempio utile a facilitare la comprensione.
Esempi di indice glicemico
Un pane ricco di fibra, come quello integrale, alzerà meno la glicemia. L’indice glicemico sarà allora più basso di quello bianco. La parte di zucchero è legato alla fibra che non viene assorbita. Prendiamo poi riso e pasta: hanno una quantità di zuccheri simili (80% il riso e 70% la pasta). I granuli di amido del riso però sono più piccoli. Questi granuli sono composti da un tipo di amido più facilmente digeribile e assorbibile e quindi l’indice glicemico, dai 61 della pasta sale a 117 per il riso brillato, ma scende a 81 per quello integrale. Come abbiamo già detto si considera il pane bianco come riferimento con un indice glicemico pari a 100. Ma si tenga presente che la cottura della pasta può ridurre l’indice a glicemico, che scenderà fino a 35 per la pasta al dente. E’ importante quindi tenere conto del fatto che alcuni alimenti apparentemente con basso indice glicemico possono invece riservare brutte sorprese. Un esempio? Le patate al forno hanno 135, quanto le carote. Il miele è quota 126, la polenta e le patate bollite a 105. Più basse le banane mature (90).
Il lettore
Il lettore è elettronico: avvicinato al sensore rileva immediatamente il valore glicemico misurato dal sensore. La misurazione avviene senza dover togliere gli indumenti, a patto che siano sottili, come una camicia. Il dato apparirà in modo chiaro e intuitivo sul touch screen a colori. Rispetto ai più tradizionali sistemi, questo apparecchio apre la strada a un sistema completamente nuovo nel mondo dei diabetici. Libera i pazienti affetti da questa malattia dall’incombenza del controllo della glicemia e consente di comprendere meglio il profilo glicemico e attuare le migliori strategie terapeutiche.
Non più aghi
Con il misuratore di glicemia fisso, si elimina la puntura del dito per misurare la glicemia. E questo riveste un’importanza enorme. Per molti diabetici, la sola idea dell’ago è un disincentivo a tenere sotto controllo i valori. Il rischio concreto è di andare incontro a crisi ipoglicemiche. Un rischio che si corre tre volte di più rispetto a un regolare controllo che, oltretutto, evita le ospedalizzazioni.
Misurare la glicemia senza ago
Il vantaggio è, per chi preferisce evitare il pungidito, è evitare il prelievo di sangue. Il piccolo sensore non deve essere calibrato: è stato realizzato per rimanere aderente al braccio e non crea problemi di distacco, essendo resistente all’acqua e al sudore.