Per i pazienti diabetici, avere in casa un glucometro per misurare il livello di glicemia è molto importante. Vediamo cosa sono i misuratori di glicemia, come funzionano e quali hanno il maggior apprezzamento tra gli utenti.
Cosa sono i misuratori di glicemia
Il valore del tasso di zucchero nel sangue è un dato molto importante nella vita di un paziente diabetico. Tra gli strumenti sul mercato, ci sono anche quelli che permettono la misurazione senza necessità di pungere. Il prezzo varierà da modello a modello e per la tecnologia utilizzata.
Che cos’è il diabete
Il glucosio viene utilizzato dall’organismo per produrre l’energia necessaria a vivere. Per tenerlo nei valori fisiologici, il pancreas secerne un ormone, l’insulina, che regola lo zucchero dei cibi che assumiamo. Se l’insulina per svolgere questo delicato compito è insufficiente, o se il corpo diventa resistente all’insulina, il glucosio non riesce a raggiungere le cellule. Accade così che non riesce più a produrre energia. Ecco allora che possono esserci oscillazioni pericolose. Ecco che insorge il diabete.
Perché serve il glucometro
Grazie al misuratore di glicemia, il paziente diabetico può tenere sotto controllo il vello di glucosio contenuto nel sangue. I glucometri di nuova generazione consistono in un dispositivo vero e proprio, con display per la lettura dei valori rilevati, un pungidito per effettuare il prelievo di una goccia di sangue e le strisce reattive. L’utilizzo del glucometro è molto semplice e intuitivo. Si può essere quindi da subito autonomi, ma la prima volta può essere utile farsi assistere da un medico o dal farmacista.
Misuratore di glicemia accurato
Perché il misuratore di glicemia sia affidabile, è innanzitutto garantirsi che l’apparecchio scelto sia preciso nella misurazione, cioè che il risultato sia effettivo. Ecco allora che una volta scelto il dispositivo, al momento dell’acquisto è bene chiedere al venditore di dare una prova dell’affidabilità dello strumento. Il modo migliore è fare la prima rilevazione sul posto e, possibilmente, ripeterla. Una volta a casa, soprattutto le prime volte è consigliabile confrontare i risultati delle rilevazioni fatte con il glucometro con i risultati ottenuti in laboratorio.
Come funziona e come si usa
Per il controllo della glicemia in autonomia è quindi necessario essere in possesso del glucometro e della penna pungidito con gli aghi. Una volta prelevata una goccia di sangue, si può procedere con le strisce reattive. I kit, vedibili separatamente dall’apparecchio, sono in genere disponibili nella confezione completa. Strisce reattive e aghi per il prelievo di sangue devono essere sostituiti ciclicamente e ne va controllata la data di scadenza. Nel calcolo della spesa, va calcolato questo costo aggiuntivo.
Per calcolare i valori della glicemia, il misuratore di glicemia rileva il glucosio sulla goccia di sangue che andrà poi trasferita sulla striscia reattiva, e inserita nel dispositivo.
Come effettuare la misurazione
Occorre innanzitutto lavarsi le mani con acqua e sapone, ed asciugarle accuratamente. Va poi prelevata una striscia reattiva dal contenitore, che va richiuso subito per evitare che entri dell’aria. La striscia andrà poi inserita all’interno del dispositivo, fino a che non comparirà il risultato sul display. Sulla parte reattiva va posta delicatamente una goccia di sangue capillare. Questa goccia di sangue viene prelevata attraverso appositi dispositivi pungidito eseguendo una puntura su un polpastrello, che andrà disinfettato. Per favorire la vascolarizzazione e la fuoriuscita del sangue, si consiglia di massaggiare delicatamente il polpastrello prima del prelievo.
Il risultato
A questo punto si può attendere che dal dispositivo arrivino indicazioni sull’adeguatezza della quantità di sangue prelevato. Se la quantità è sufficiente, dopo pochi minuti apparirà sul display il valore della glicemia misurato. Il risultato andrà annotato su un diario e a partire da questo valore, andrà adeguata la terapia, a seconda delle indicazioni prescritte dal medico. La memoria di questi dispositivi è normalmente molto grande. Permettono così di archiviare decine e decine di misurazioni glicemiche. Questi dati possono poi essere trasferiti sul pc, con il bluetooth o con il cavo usb.
Quando e quanto spesso effettuare la misurazione?
Il controllo della glicemia va effettuato secondo le indicazioni del medico. In genere avviene per tre o quattro volte al giorno, ma dipende dal tipo di diabete (1 o 2) e dalla terapia farmacologica.
Quando aumentare il numero di misurazioni glicemiche
La variabilità delle misurazioni dipende anche dallo stile di vita. Se si fa attività fisica, o si è sedentari, se si hanno altre patologie o si è sottoposti a periodi di grande stress, il test andrà ripetuto con maggior frequenza. Ciò vale anche qualora si modifichi la routine o le proprie abitudini alimentari, come avviene quando si è fuori casa per qualche giorno. Attenzione poi a eventuali variazione dello schema insulinico o della terapia, o se si soffre di sudorazione notturna o si avvertono cefalee. Tutte spie che devono indurre a controllare i valori con maggior frequenza.
I costi del glucometro variano a seconda dei modelli e delle tipologie. Nella scelta dell’uno e dell’altro è bene sempre tener presente non solo del costo una tantum per l’acquisto del dispositivo, ma anche di tutti gli altri eventuali accessori del kit. Dalle strisce reattive agli aghi.
Le recensioni degli utenti
I modelli disponibili sul mercato oggi sono moltissimi. Prima di effettuare l’acquisto, è buona norma affidarsi ai consigli dello specialista. Una volta avute indicazioni in questo senso, sono molto utili le recensioni ai singoli prodotti degli utenti che li hanno acquistati e provati. Molti ad esempio, nonostante ormai siano presenti modelli innovativi, senza necessità di effettuare prelievi di sangue, continuano a preferire il metodo tradizionale al monitoraggio continuo. Le ragioni possono essere svariate: alcuni considerano infatti la puntura come un metodo più affidabile, mentre altri si affidano al metodo tradizionale perché il glucometro a monitoraggio costante non aderisce bene alla pelle. Molti invece sperimentano con entusiasmo i metodi più innovativi perché mal tollerano la puntura per il prelievo di sangue.