Il misuratore di glicemia è un alleato fondamentale per il paziente diabetico. L’autocontrollo della glicemia deve rispettare le linee guida delle società scientifiche: questa è l’unica strada per limitare le complicanze della malattia. Il diabetico potrà così garantirsi una buona qualità della vita.
Il primo utilizzo
Il consiglio è di eseguire il primo automonitoraggio sotto controllo di uno specialista. Il centro diabetologico da cui si è in cura è sicuramente il referente più affidabile. Il medico provvederà a una corretta educazione all’utilizzo dei dispositivi in uso per l’autocontrollo della glicemia e per la somministrazione dell’insulina.
Apparecchi per l’automonitoraggio della glicemia
I dispositivi per l’automonitoraggio della glicemia sono molto semplici da usare. Richiedono solo il prelievo di una goccia di sangue capillare. Oltre al dispositivo per la lettura, il misuratore include un kit composto da lancette, dispositivi pungidito e strisce reattive.
Attenzione: questi strumenti non sono dispositivi professionale, ma destinati a un uso domestico da parte di pazienti diabetici che devono essere informati sul corretto utilizzo.
Pulizia e cura del misuratore di glicemia
Perché la lettura della glicemia sia affidabile, l’apparecchio deve essere adeguatamente pulito. Per farlo sono sufficienti un panno morbido, un sapone delicato e dell’acqua. Innanzitutto va immerso il panno umido in una soluzione di acqua e sapone neutro. Una volta fatto, va strizzato bene perché il liquido potrebbe danneggiare l’interno del contatore. A questo punto, si può pulire con cura con il panno l’esterno del misuratore e la lancetta.
L’igienizzazione del glucometro
Il sangue secco va eliminato. E’ quindi consigliabile disinfettare il contatore e la lancetta preparando una soluzione con una parte di candeggina e dieci parti di acqua. Immergendo un panno morbido nella soluzione, si può pulire l’apparecchio e la lancetta. Vanno evitati alcol e ammoniaca, disinfettanti efficaci, ma non sicuri per il contatore o dispositivo lancetta.
Le regole per un corretto monitoraggio
Vanno innanzitutto predisposti tutti gli strumenti per la misurazione: l’apparecchio, le strisce reattive, il dispositivo pungidito con la lancetta, il diario e la penna.
Se si esegue la misurazione sul dito, prima di effettuare il prelievo, è bene lavarsi le mani con acqua calda e sapone. Il rispetto di questa regola è importante. Con il sudore, tanto per fare un esempio, viene escreto glucosio e così i valori glicemici misurati potrebbero essere falsati.
E’ bene lavare accuratamente la mani e fare attenzione ai residui di zucchero che possono restare sulle dita: possono alterare i valori della glicemia. Si tenga presente che l’acqua calda favorisce la circolazione del sangue e quindi la fuoriuscita della goccia che servirà per l’esame. Asciugare bene le mani dopo averle lavate
No a spray e alcol
Non vanno utilizzati, per le ragioni suddette. In normali condizioni igieniche non sono necessari e possono falsare i risultati della misurazione nell’eventualità che rimangano residui.
Prelievo di sangue sul polpastrello
Bisogna innanzitutto fare attenzione quindi ad asciugare bene il polpastrello su cui effettuare il prelievo. Residui di acqua potrebbero interferire con i reagenti con il risultato di restituire un test falsato e quindi non attendibile.
Per chi ha difficoltà con la puntura, tutti i misuratori garantiscono la possibilità di personalizzare la profondità dell’ago applicato sul pungidito. In questo modo la goccia di sangue sarà prelevata in modo indolore.
Il prelievo col pungidito
Per l’automonitoraggio della glicemia attraverso il glucometro è sufficiente fare una piccola pressione sul polpastrello. Si otterrà così una goccia di sangue. Se si preferisce, alcuni modelli di misuratori di glicemia permettono di effettuare il prelievo anche in parti diverse del corpo, come l’avambraccio.
Applicazione del sangue
Una volta prelevata la corretta quantità di sangue è necessario posizionarla sulle strisce reattive. In genere quasi tutti i glucometri prevedono questa procedura, ma è buona regola seguire sempre le istruzioni. Attenzione perché alcuni lettori permettono di toccare il campo del test direttamente con il dito da cui si è preceduto con il prelievo, senza per questo alterare il risultato. Altri misuratori invece sono sensibili a pressioni eccessive e si rischia così di alterare i risultati del test glicemico.